Samuele Sestieri, classe 1989, cresciuto in una casa invasa da videocassette che vuole, ostinatamente, conservare. E’ un accumulatore seriale che ha una paura fottuta del vuoto e del tempo che passa. Riceve la sua prima videocamera a dieci anni e cerca di rifare Ritorno al futuro nella terrazza condominiale. Legge molto, viaggia un po’ e gira film tutti suoi, mentre sogna di allevare una scimmia. Ha tanti capelli e poca barba, e questo gli dispiace molto. E’ figlio di una cultura letteraria ancora prima che cinematografica, ama in egual modo Dostoevskij e Tarkovskij, Bataille e Wakamatsu, ma non disegna una serata passata a vedere i Goonies. Evitate di parlare con lui di Terrence Malick o di Roberto Rossellini perché non vi lascerebbe più andar via.