14 Maggio 2016 -

MONEY MONSTER (2016)
di Jodie Foster

Sono passati cinque anni da quando Jodie Foster presentò a Cannes, fuori concorso, Mr. Beaver, il suo terzo lungometraggio da regista, una storia tragicomica il cui punto di forza principale, oltre al tocco delicato e umano dell’attrice passata dietro la macchina da presa, era l’interpretazione vulnerabile e sincera di Mel Gibson. Nel corso di quei cinque anni, la mai dimenticata interprete di Clarice Starling si è dilettata su un paio di set televisivi, dirigendo episodi delle due serie di punta di Netflix House of Cards e Orange Is the New Black, per poi tornare a Cannes, sempre fuori concorso, con la sua opera quarta, il suo progetto più mainstream ma non per questo meno interessante: Money Monster. Una pellicola perfetta per la Croisette, grazie all’inossidabile duo George Clooney-Julia Roberts (lui è coinvolto anche come produttore insieme al sodale Grant Heslov), ma anche un buon prodotto d’entertainment intelligente che può fungere da antidoto per chi vuole divertirsi con il cinema americano ma non vuole saperne di supereroi, feste della mamma, uccelli arrabbiati e Alici che viaggiano attraverso lo specchio (in concomitanza con il passaggio a Cannes, il film è uscito anche in sala un po’ ovunque).

Money Monster è un titolo doppio: del film, ma anche della trasmissione televisiva condotta da Lee Gates (Clooney), mattatore catodico che, con l’aiuto della sua fidata regista (Roberts) dà al pubblico americano consigli sugli investimenti in base all’andamento di Wall Street, decorando il tutto con vari stacchetti e frasi ad effetto (tra queste, “Bisogna avere le palle!”, con allegata l’immagine di diversi palloni da basket). Una formula efficace, fino al giorno in cui un giovane (Jack O’ Connell, giovane promessa inglese in ascesa anche a Hollywood), rovinato a causa di una dritta andata male, decide di prendere in ostaggio il conduttore per scoprire a cosa sia dovuto l’errore informatico – questo il termine ufficiale – che ha portato alla sparizione di 800 milioni di dollari. Inizia così una doppia corsa contro il tempo: per far sì che Gates sopravviva alla minaccia, e per trovare l’uomo in grado di dare le risposte.

Il film si presenta da subito con un’identità triplice: esercizio di genere, grazie alla componente thriller (meno efficace quando si esce dal non-luogo claustrofobico che è lo studio televisivo); satira sul mondo finanziario e sullo show business americano, capace di trasformare qualunque cosa in entertainment e stravolgere le priorità delle persone (un membro della troupe si preoccupa non tanto per la presenza di un uomo armato, ma perché Gates, in preda al panico, si lascia sfuggire la parola “cazzo” in diretta, violando il più grande tabù della televisione generalista americana); e pellicola impegnata, che intende anche denunciare e non solo satirizzare. È soprattutto qui che si avverte l’impronta produttiva di Clooney, figlio di un anchorman e già cantastorie in ambiente catodico con le sue prime due regie, Confessioni di una mente pericolosa e Good Night, and Good Luck. E se a Jodie Foster manca, forse, quel côté più apertamente politico che rende efficace il lavoro del signor Nespresso dietro la macchina da presa, a compensare c’è quel tocco umano di cui sopra, che permette al film e alle interpretazioni di coinvolgere ed emozionare nonostante qualche caduta di ritmo ed alcune concessioni alla scrittura più basilare (vedi le battute sulla Svizzera). Si esce quindi dalla sala mediamente soddisfatti, reduci dalla visione di un prodotto di consumo di massa che non rinuncia all’intelligenza per facilitare quei guadagni che, come scopre Lee Gates sulla propria pelle, possono portare a decisioni avventate e potenzialmente letali. Nonostante qualche caduta nel cliché e nello stereotipo, insomma, e non essendo certo al livello dei migliori film di crisi economica, giornalismo d’assalto e arrivismo, che si parli di The Wolf of Wall Street, de La grande scommessa o di Spotlight,  Money Monster c’è. Anche inaspettatamente.

Max Borg

“Money Monster” (2016)
98 min | Crime, Drama, Thriller | USA
Regista Jodie Foster
Sceneggiatori Jamie Linden (screenplay), Alan DiFiore (screenplay), Jim Kouf (screenplay), Alan DiFiore (story), Jim Kouf (story)
Attori principali George Clooney, Julia Roberts, Jack O'Connell, Dominic West
IMDb Rating 6.5

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